Definire un ente. L'identità del diverso Che cos'è un ente? (una penna, ad esempio) Noi vediamo penne diverse l'una dall'altra o, se uguali nella forma, le riconosciamo composte da materiali diversi o, se consideriamo la stessa penna, la vediamo posta di volta in volta in luoghi diversi o posta nello stesso luogo ma in momenti … Leggi tutto Ontologia e metafisica in Differenza e ripetizione di Deleuze – 4. Il principio di identità
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Linguaggio e filosofia in Walter Benjamin. 7 – Conclusione. La facoltà mimetica e la parola come idea
La fisiognomica La fisiognomica è l'arte di leggere l'interno dell'uomo - comunque inteso (idea, anima, carattere, predisposizione, stato d'animo, passione, affetto, ecc.) - in base al suo esterno (struttura del volto e del corpo, mimica, gesti, comportamenti, ecc.). Si basa, quindi, non tanto sul linguaggio esplicito - quello verbale, informativo, tanto per intendersi - bensì … Leggi tutto Linguaggio e filosofia in Walter Benjamin. 7 – Conclusione. La facoltà mimetica e la parola come idea
Cosa, opera e verità nell’Origine dell’opera d’arte di Heidegger – 6
Verità e arte Il fare artistico Il concetto di messa in opera della verità comporta delle indubbie difficoltà e suscita una serie di problemi che possiamo raccogliere sotto un'unica domanda: come può la verità essere prodotta, soggiacendo così alle condizioni peculiari dell'artista e dell'epoca, senza esporsi al relativismo? Non vi è dubbio, infatti, che l'essere-prodotta … Leggi tutto Cosa, opera e verità nell’Origine dell’opera d’arte di Heidegger – 6
Cosa, opera e verità nell’Origine dell’opera d’arte di Heidegger – 5
Opera e verità Usabilità e fidatezza Il quadro di Van Gogh "Le scarpe della contadina" s-vela che cos'è l'usabilità, porta alla presenza e lo concretizza in un'opera il senso dell'essere del mezzo, l'essenza dell'usabilità, cioè la fidatezza. Il mezzo è quella cosa, quell'ente che serve-per, ma il servire-per, l'usabilità, è nella sua essenza fidatezza, rassicurazione … Leggi tutto Cosa, opera e verità nell’Origine dell’opera d’arte di Heidegger – 5
Cosa, opera e verità nell’Origine dell’opera d’arte di Heidegger – 3
Il problema dell’essenza dell’arte Premessa Il saggio sull'origine dell'opera d'arte si compone di tre parti (Cosa e Opera - Opera e Verità - Verità e Arte) oltre a una parte introduttiva senza titolo e a una conclusione. Nel 1961 Heidegger introduce un'aggiunta molto importante, perché viene a riprendere e a chiarire alcuni punti del … Leggi tutto Cosa, opera e verità nell’Origine dell’opera d’arte di Heidegger – 3
Cosa, opera e verità nell’Origine dell’opera d’arte di Heidegger – 2
Strumentalità e affettività Essere e tempo: ontologia ed esistenza Riprendo il passo da Essere e tempo citato in conclusione dell’articolo precedente Parlando, l'Esserci si esprime; non perché sia dapprima incapsulato in un "dentro" contrapposto a un fuori, ma perché esso, in quanto essere-nel-mondo, comprendendo, è già "fuori". Ciò che viene espresso è proprio l'esser-fuori, il … Leggi tutto Cosa, opera e verità nell’Origine dell’opera d’arte di Heidegger – 2
Cosa, opera e verità nell’Origine dell’opera d’arte di Heidegger – 1
Il concetto di filosofia in Heidegger La filosofia non è una disciplina specifica Se per estetica intendiamo una particolare e ben determinata disciplina filosofica e, precisamente, quella parte della filosofia che ha per oggetto lo studio dell'arte, del bello artistico e del significato delle opere d'arte, allora il saggio di Heidegger L'origine dell'opera d'arte (in … Leggi tutto Cosa, opera e verità nell’Origine dell’opera d’arte di Heidegger – 1
La volontà di potenza come arte
Introduzione La Nascita della tragedia mostra chiaramente quale importanza abbia l'arte nella filosofia di Nietzsche. Basterebbero due note formule, spesso ripetute senza penetrare nel loro autentico significato, per sottolineare tale importanza. La prima afferma che l'esistenza può avere solo una giustificazione estetica (e non una giustificazione morale). Questo non ha nulla a che fare né … Leggi tutto La volontà di potenza come arte
Deleuze legge Proust
Analisi del testo: Gilles Deleuze, Marcel Proust e i segni, Einaudi, Torino, 1986 Marcel Proust e i segni è un testo del 1964, si colloca quindi a ridosso di due importanti lavori filosofici di Deleuze, il libro su Nietzsche (G.Deleuze, Nietzsche e la filosofia, Feltrinelli, Milano, 1992), scritto due anni prima (1962), e quello su … Leggi tutto Deleuze legge Proust
Un excursus nel pensiero orientale: lo Zen e il Taoismo – 2 (conclusione)
Figure “metaforiche” del Nulla Hisamatsu procede a comprendere il nulla come vuoto e, a tale scopo, fornisce dieci significati di vuoto. In primo luogo è indisturbato, cioè per esso, nessun fenomeno, quale che sia la sua forma, costituisce un pericolo. [Significa che esso non si esaurisce, cioè non si spegne, non si nega e non … Leggi tutto Un excursus nel pensiero orientale: lo Zen e il Taoismo – 2 (conclusione)